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lunedì 5 gennaio 2009

Il Senatore Nino Randazzo e il Deputato Marco Fedi, come il "gatto e la volpe" sono dei miserabili accattoni.

E’ una persona “moralmente miserabile” chi agisce per interesse personale, chi e’ insincero, disonorevole, che non ha alcun decoro e rispetto degli altri.
Nino Randazzo e Marco Fedi (parlamentari eletti nella IV Circoscrizione estera) hanno sempre agito come il “gatto e la volpe”, nel 2006 furono eletti al Parlamento italiano per un paio di circostanze favorevoli:
1) Il centrodestra si presentò con piu’ liste che complessivamente ottennero molti piu’ voti dell’Unione di Prodi, ma per la loro disunione non si aggiudicarono i due seggi parlamentari:
2006: Il centrodestra al Senato ottenne 26,073 voti, mentre tutto il centrosinistra 24,689, l’Unione da sola 23,113. Alla Camera il centrodestra ottenne 29,071 voti, il centrosinistra rappresentato soltanto dall’Unione ottenne 26,330 voti.
2) Il cosiddetto “Network del Laburisti Italiani d’Australia e DS/Margherita” il 27 febbraio 2006 stipulò un “Contratto politico - Nota d’intesa”. Randazzo e Fedi promettevano certe cose e i Laboristi italiani in Australia non avrebbero presentato liste che potevano danneggiare il centrosinistra.
Il contratto non fu “onorato” da Randazzo e Fedi.
Dopo 18 mesi il governo Prodi fu mandato a casa ingloriosamente. Nino Randazzo e Marco Fedi rimasero disoccupati e senza “pensione”. Si resero conto che erano nulle le loro speranze di essere rieletti nel 2008. In 18 mesi non avevano combinato nulla. I “Laburisti Italiani d’Australia” questa volta non si sarebbero fatti “imbrogliare” e presentarono le loro liste. Il centrodestra si presentava unito (eccetto dell’UDC). Per Randazzo e Fedi era la fine. Ma insperatamente, ancora una volta, la fortuna li baciò in fronte. Gli “irresponsabili” esteri del centrodestra Barbara Contini e Marco Zacchera, da imbecilli quali sono, il 3 febbraio 2008 mi “espulsero” dagli Azzurri nel Mondo. La motivazione fu di averli offesi tacciati da me da “spocchiosi”, per non rispondere alle mie insistenti richieste soprattutto per quanto riguardava le non idonee candidature del centrodestra (escluso Salvatore Cristaudi).
Appena espulso, inviai un’e-mail a Randazzo e Fedi mettendomi a disposizione per fare la campagna elettorale a loro favore, precisai che non chiedevo soldi, ne’ favori. Un giorno di febbraio 2008 c’incontrammo al Bar pasticceria “Papa” di Haberfield (Sydney). Da quel momento i miei articoli, tra febbraio/aprile 2008 pubblicati sui giornali italiani in Australia, sostennero la loro riconferma. Inviai gli articoli, ed altre informazioni del mio Blog, a migliaia d’indirizzi e-mail in tutti i Paesi della IV Circoscrizione estera. Furono per me 50 giorni d’intensa attività a tempo pieno: giorno e notte compresi i weekend. Il “gatto e la volpe” furono riconfermati e riconobbero, con delle e-mail e con un’intervista (qui sotto riportati), che il mio contributo fu “decisivo” per la loro rielezione.
Per le recenti festività ho ricevuto gli auguri da alcune centinaia di persone da tutte le parti del mondo, ma non dai due “miserabili accattoni” da me “beneficati”. Per 60 mesi incasseranno uno stipendio di circa 16,000euro mensili (totale circa 960mila euro = circa 1,5/1,8 milioni AU$), poi godranno di una pensione minima di 3000 euro al mese “vita natural durante”.
Troppo imbarazzante e vergognoso per loro che si sappia in giro
che sono stati riconfermati per merito del fattore “P”.
Un paio di volte ho loro inviato il seguente messaggio:
L’ingratitudine è un atto così vile che squalifica
chi se ne rende colpevole.
Fedi mi ha chiamato al telefono molto “scocciato”: si sarebbe fatto vivo al piu’ presto. Mai piu’ sentito ne’ tanto meno visto. Randazzo? Sparito nel nulla!
Ma dove vivo?
Possibile che ancora non mi rendo conto che e’ così che va il mondo? Viviamo in una società sempre più decadente, che non percepisce più le differenze tra il buono e il cattivo, tra il male e il bene o tra l’onesto e il disonesto.
L’onesto si attiene ai principi di integrità morale, di giustizia, di rettitudine, di lealtà, di correttezza e ama rispettare il prossimo. Il disonesto offende l’intelligenza altrui, pensando di poter dire e fare qualsiasi vergognosita’, credendo di avere a che fare con degli imbecilli.
Original Message --
From: Giampiero Pallotta ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail.it>
To: ,
Subject: RE: Il fattore "P"
Date: Fri, 18 Apr 2008 09:19:24 +0200

Cari Nino e Marco, non e' che si debba far sapere in giro, ma dovreste darmi atto che la vostra vittoria e’ stata possibile grazie al "fattore P".
Se Casagrande non perdeva al Senato i 902 voti in Australia, avrebbe vinto per 123 voti. Alla camera il discorso potrebbe essere quasi lo stesso. La differenza di voti tra i due partiti in tutta la circoscrizione e' di 2,502 voti.
Se il PdL non avesse perso 1,692 in Australia, la differenza si sarebbe ridotta a 810 voti.
La "campagna" l'ho fatta anchefuoridall'Australia: Sud Africa, Kenia,Israele,Tunisia, Singapore, Hong Kong, Tailandia ecc. anche li ho sottratto voti agli ex "amici". Congratulazioni vivissime e cordiali saluti.

Giampiero Pallotta
Il POPOLO degli ITALIANI nel MONDO Inc. (IV Circoscrizione estera)
"Gli spiriti della verita’ e della liberta’ sono i pilastri della societa’"
P.O.Box 282CASULA MALL NSW 2170 (Australia)

RE: Il fattore "P"‏
Da:ninran@iprimus.com.au
Inviato:sabato 19 aprile 2008 0.27.47
A: Giampiero Pallotta (ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail.it)
Caro Giampiero,
riconosco l'effetto del "fattore P", e te ne sono grato.
Ne riparleremo di persona appena mi sarà possibile venire a Sydney.
Ancora, grazie per il lavoro fatto e per le congratulazioni.
Cordiality’.
Nino Randazzo

RE: RE‏
Da:Marco Fedi (mfedi@bigpond.net.au)
Inviato:venerdì 25 aprile 2008 10.47.24
A: Giampiero Pallotta' (ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail.it)

Il 29 si insedia il Parlamento della XVI legislature. Sarò a Roma fino a metà maggio e poi, in coincidenza con le manifestazioni della Repubblica, rientrerò a Melbourne e faremo un giro attorno all’Australia per ringraziare la comunità italiana. Intanto, nei prossimi giorni, parlerò anch’io del fattore p”, anzi “3P”: persona, partito, pallotta. Nel senso che questi tre elementi entrano tutti in gioco nell’analisi della vittoria elettorale. Per ora grazie.

PS: L’amico Bassetti, da Perth, vuole conoscerti! Anche lui marchigiano e tuo ammiratore.

On. Marco Fedi
III Commissione Affari Esteri e ComunitariCamera dei Deputati
Via del Pozzetto 105
00187 ROMA
Ufficio: +39 06 67605701
Fax: +39 06 67605004
Cell: +39 334 6755167
Mobile: +61 412 003978
www.marcofedi.com.auwww.marcofedi.blogspot.com
Marco Fedi
Intervista rilasciata ad Italiachiamaitalia"

L'On.Fedi: “Lavorare uniti con gli eletti all’estero” - di Valentina Dello Russo

7 maggio 2008.
L’onorevole Marco Fedi, rappresentante del Pd, auspica una collaborazione fra deputati e sull’esito delle elezioni commenta: “Il Partito Democratico è piaciuto e ho ricevuto anche il sostegno di esponenti del centrodestra

“Le elezioni sono alle spalle, ora bisogna lavorare uniti”.
E’ questa, in buona sostanza, la posizione dell'On.Marco Fedi, rappresentante del Pd, eletto per la seconda volta in parlamento con 12.409 voti nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
“Abbiamo vissuto una campagna elettorale intensa – chiarisce l’onorevole – evidentemente, se siamo stati rieletti, le ragioni del Partito Democratico sono arrivate alla gente e sono piaciute. C’è stata comunque una grande difficoltà, da parte della nostra coalizione, nel far comprendere le cose fatte in diciotto mesi di legislatura. Questo dobbiamo ammetterlo. C’è stato un problema di comunicazione e siamo talmente coscienti dell’importanza del comunicare i lavori del Parlamento che nella prossima legislatura lavoreremo su questo”.
Quali saranno le vostre priorità?
“Avvieremo una fase di concertazione con gli esponenti del Pdl, i colleghi del Pd e tutti gli altri per stabilire delle priorità, dei punti di accordo, sui quale lavorare uniti. E’ un tentativo di coordinamento che non è riuscito, per una serie di ragioni, nella scorsa legislatura, ma che deve riuscire in questa”.
Uno di questi punti di accordo potrebbe essere la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza?
“E’ stato oggetto di impegno elettorale sia del Pdl che del Pd, oltre ad essere un argomento già trattato nella scorsa legislatura, per questo credo non ci saranno problemi a lavorarvi assieme. Credo che si possa dire con grande ovvietà che questo è un punto comune”.
E la legge Tremaglia?
“In tempi non sospetti, quando ancora questa legge doveva esser partorita avevamo già detto che nasceva sbagliata. Ci impegneremo a cambiarla e porremo l’accento sul vero problema di quella legge: l’anagrafe degli elettori. E’ opportuno riformarla ed avviare un sistema nel quale, tutti gli elettori che sono intenzionati a votare, si iscrivano. Modificare la legge ordinaria è un atto inderogabile e invece di farlo divisi, come maggioranza e opposizione, penso lo si debba fare uniti, lanciando una proposta degli eletti all’estero. Ovvio che se questa non dovesse esserci saranno i singoli a muoversi, ma credo sarebbe auspicabile”.
Lei però è all’opposizione e dovrà misurarsi con una maggioranza di destra…
“Io non credo, come hanno detto in tanti, che il responso dell’ultima tornata elettorale sia in controtendenza. Noto invece una normale alternanza, un normale avvicendamento politico. Noi abbiamo avuto il coraggio di provvedere alla delicata transizione verso il Pd di Ds e Margherita, una transizione che è costata, certo, ma l’abbiamo fatto. Il PdL, invece, questa transizione non l’ha fatta, si è ripresentato con una coalizione vecchio stile in cui restano An e Forza Italia”.
Alla sua vittoria ha contribuito, a suo avviso, anche la campagna che le è stata fatta da un ex-esponente dell’opposizione, Giampiero Pallotta?
“Non sono in grado di soppesare l’influenza di singoli soggetti politici. Quello che posso dire è che dinanzi ad una vittoria qualsiasi contributo conta: tutto ha pesato. Anche esponenti di centrodestra che mi hanno appoggiato, certo. E non posso negarle che è arrivato sostegno anche di là”.
A proposito di centrodestra, le consultazioni sono state avviate…
Che governo si aspetta?
“Non voglio eludere la sua domanda, ma, come ho avuto già modo di scrivere in questi giorni, mi interessano poco i nomi. Io desidero solo potermi sedere ad un tavolo con chi di dovere per parlare delle necessità degli Italiani nel mondo, per monitorare il lavoro del governo, come l’opposizione deve fare, e controllare che vengano rispettate le promesse elettorali. Penso che sia opportuno affidare un incarico di rilievo ad un eletto all’estero, basta anche un sottosegretario, perché anche da sottosegretario si può far bene il proprio lavoro. Ma questo credo lo si debba discutere nella maggioranza, perché, con tutto il rispetto, non sono cose che mi riguardano. A noi non interessano le persone, ma i programmi e le proposte”.

Valentina Dello RussoItalia Chiama Italia