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venerdì 20 novembre 2009

Elezioni anticipate o no? Dipendera' da Fini.

Che squallore! Per fare “carriera” negli ultimi anni Fini ha cambiato e ricambiato tutte le sue vecchie idee. Non e’ passato troppo tempo da quando considerava Mussolini il piu’ grande statista di tutti i tempi. Ora ne ha cambiate tante che non sa piu’ quali sono le sue vere idee. Adesso e’ in cerca di possibili alleati per “scalzare” Berlusconi. Casini si rivela per quello che e’. Un uomo senza dignità e ideali in attesa di allearsi con chi lo “pagherà” di più. Durante il suo recente incontro con Berlusconi non ha siglato con lui l’alleanza perché ha sentito in giro che ormai e’ “bollito”. Ed intanto aspetta a vedere chi vincerà. Per questa gente, politici di professione tanto decantati da Napolitano, quello che conta e’ “stare a galla” malgrado la loro “miseria”. Gli altri politici, invece di lavorare pensano a nuovi “scenari” e nuove alleanze, secondo i “canoni” della prima repubblica durante la quale il tempo lo si dedicava, soprattutto, alle trame e agli intrallazzi. La signora Veronica, che odia le veline che mostrano le gambe, non si ricorda quando da giovane mostrava le sue uniche doti: il bel seno, cosi’ che gli spettatori non si accorgevano che come attrice non valeva una “cicca”. Adesso fa l’intellettuale e sputa nel piatto d’oro dove ha mangiato e mangia tuttora. E’ da poco ritornata da un lungo viaggio in Cina accompagnata dal suo “body guard” e da sua figlia minore spendendo 500 mila euro: rigorosamente soldi di Silvio. Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, non è ancora paga della ricchezza che grazie a Berlusconi ha raggiunto. Da attricetta di poche qualità e’ assunta agli onori di grande dama che ha rifiutato i suoi “doveri” di moglie e di first lady. Ad un certo momento ha iniziato a lanciare accuse infamanti a suo marito. Lei che da oltre nove anni vive nella villa di Macherio (proprietà del marito) in “intimità” con la sua “guardia del corpo”. Piaccia o non piaccia Berlusconi e’ un uomo superiore a tanti altri ed e’ solo per questo che molti non lo amano e lo odiano. Solo per invidia. Togliendo di mezzo lui, i “nani” sperano di farsi passare per giganti. Suo malgrado al piu’ presto Silvio dovrà fare scelte forzate. L’avevo scritto la settimana scorsa che potremmo essere alla vigilia di un nuovo “predellino”. Allora come og­gi Berlusconi sembrava spacciato. Oggi come allora restava in silenzio sino a quando ieri ha dichiarato che non pensa a nuove elezioni, ma…. Intanto ha fatto bene a prendere seriamente le minacce degli islamici e delle nuove “brigate rosse”, tanto da trasferire la residenza a Palazzo Chigi per evitare inutili spostamenti continui e pericolosi. In quanto alle alleanze politiche sta rimettendo in pista Storace e Buontempo, con il loro pacchetto di 900 mila voti elettorali, della precedente consultazione nazionale. Il partito di Storace potrebbe essere garanzia per tutti i delusi di Fini che emigreranno verso la “Destra”, piuttosto che verso la Lega, come c’era il pericolo che avvenisse, rafforzando le sue “smanie” secessioniste. Per far si che gli elettori continuino ad aver fiducia del Pdl, Fini ed i “finiani” dovrebbero abbassare i toni. Se questo non avverrà diventa evidente che potrebbe esserci la rottura ufficiale con Fini e i suoi “pochi” seguaci. La cosa porterebbe inevitabilmente ad elezioni nazionali anticipate probabilmente in concomitanza alle elezioni regionali. Questa evenienza si concretizzerebbe se i rappresentanti di AN, all'interno del PdL, continueranno a creare un’infinità di guai da impedire a Berlusconi di governare. Questa volta, pero’, Berlusconi sarà costretto a virare di piu’ a destra visto che “Lega” e “Destra” sull'immigrazione, sulla cittadinanza, il voto agli stranieri ed altro, sono perfettamente d'accordo e vanno verso la direzione politica giusta che gli italiani vogliono. In quanto ai suoi problemi di famiglia sono sue faccende personali che sistemerà’ come crede meglio per se e per i suoi figli. Di sicuro gli conviene tenere il patrimonio familiare unito se vuole mantenere un forte gruppo economico, ma c’e’ da temere che sarà attaccato dai giudici per distruggerlo. L'anomalia italiana non e’ Berlusconi, ma una parte della magistratura che, in questi ultimi anni, ha assunto un ruolo “marcatamente” politico, che non gli spetterebbe a norma di Costituzione. Questo e’ quanto ha denunciato anche il giornalista Ernesto Galli della Loggia in un editoriale sul “Il Corriere della Sera”. Ha sottolineato che, negli ultimi quindici anni, la magistratura ha inquisito “esclusivamente” un presidente del Consiglio: Berlusconi appunto, “oltre un centinaio di volte” dalla quali ne e’ sempre uscito assolto. “Fatti processare”, continua a dire l’umorista “bocciofilo” Bersani. E’ difficile per tutti negare che la magistratura non abbia svolto un vero e proprio ruolo politico creando una situazione di emergenza dalla quale si poteva uscire con una legge d’emergenza. Il Lodo Alfano avrebbe messo le principali cariche dello Stato al riparo da iniziative giudiziarie fino alla fine del mandato. La Corte costituzionale ha però provveduto a bocciarlo, e la magistratura ha ripreso alacremente a indagare il premier. E molti segnali dimostrano che ha intenzione di portare fino in fondo il suo ruolo “politico”. Qualche giorno fa la procura di Milano, irritata, ha contestato al capo del Governo il diritto di partecipare al vertice Fao di Roma, pretendeva che fosse alle udienze del processo Mediaset. Ed e’ di questi giorni il tentativo di coinvolgere il premier anche nel processo per mafia a Dell'Utri, in corso a Palermo. I giudici hanno deciso di ascoltare il pentito Spatuzza, artefice di clamorose rivelazioni su Berlusconi niente meno che referente politico (anche se di politica all’epoca non si occupava) della mafia. E’ chiara l’intenzione di tirare in ballo il premier anche in quel processo. Per fermare l’offensiva giudiziaria Berlusconi ha chiamato a raccolta la sua maggioranza. Ma Fini si e’ “ammutinato” perché pensa che sia arrivata la tanto sospirata occasione per “eliminare” Silvio e prendere il suo posto. Fa bene Silvio a non escludere la possibilità di andare ad elezioni anticipate. Per evitare questo spettro, ora si riaffaccia l’ipotesi di tornare al punto di partenza: il lodo Alfano. Da riapprovare per via costituzionale, secondo le indicazioni della Consulta. Lo suggerisce lo stesso Fini, si dice disponibile anche Casini che pure sta all'opposizione. Ma il problema e’ il Pd. Una legge costituzionale ha bisogno della maggioranza dei due terzi del Parlamento e dunque servono i voti del principale partito di opposizione. Che però e’ sulla questione giudiziaria che spera che Berlusconi “salti in aria” per sempre. L’Italia sta correndo un gravissimo pericolo. Tutti sanno che non c’e’ nessuno che possa prendere il posto di Berlusconi in questo momento storico. Non si gridi al culto della personalità, perché, se si vuol essere onesti fino in fondo, questo e’ il vero quadro della situazione. Il mandato che ha avuto Berlusconi dal suo elettorato e “rivoluzionario”: cambiare l’Italia in tutto. Non avrebbe piu’ senso se perdesse lo spirito innovativo e se si smarrisse nelle solite “liturgie” da prima Repubblica, ecco perché potrebbero essere necessarie nuove elezioni. Per tentar di ricomporre una maggioranza che abbia le idee più chiare e progetti piu’ concordi sul da farsi. Purtroppo rimangono molti dubbi sulle qualità e sulle virtù etiche e politiche di questa classe dirigente nel suo insieme. E poi, chi e’ oggi in condizione di prevedere sensatamente il comportamento dell'elettorato, deluso e ormai molto lontano dalla “politica”? Un nuovo Governo dovrebbe invocare e ottenere una riforma costituzionale di tipo presidenziale che dia al capo dell'esecutivo poteri ben più ampi ed effettivi di quelli di oggi. Cosi’ potrà imboccare con assai maggiore determinazione la via delle riforme “rivoluzionarie”. Le elezioni potrebbero essere una delle vie di uscita possibili. In fondo l’Italia si trova nella tipica situazione di una crisi radicalizzata ed irreversibile che coinvolge tutti i settori (alcuni molti degenerati) della società. Per uscirne occorre una forte “sterzata” come storicamente e’ sempre avvenuto. La vera forza di Berlusconi, da quando e’ sceso in politica fino ad oggi, sono stati gli elettori. Mentre praticamente tutti i poteri costituiti (magistratura, stampa, televisioni, stampa internazionale, il mondo della cultura, la finanza, la politica etc.) gli sono sempre statti piu’ o meno ostili. Si e’ mantenuto in sella grazie alla fiducia del suo elettorato che non lo ha mai abbandonato, al contrario di tanti alleati. Visto che, ormai, e’ chiaro che non vi e’ alcuna possibilità di compromesso fra magistratura e Berlusconi, l'unica possibilità, per uscire vincitore da questa guerra continua, e’ di riformare la costituzione in modo da limitare l'invadenza della magistratura. Ma per riformare la costituzione, vincendo le resistenze interne ed esterne, gli occorre una nuova investitura popolare, ancora piu’ massiccia di quella già ottenuta. Solo una forte e chiara investitura popolare potrebbe far desistere gli oppositori dal tentare tutti i trucchi e giochetti, nei quali sono maestri, che hanno finora messo in gravi difficoltà i governi Berlusconi. Nuove elezioni anticipate e’ un rischio enorme. Ma all’uomo Berlusconi non gli mancherebbe il coraggio se fosse costretto. Forza Silvio!