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venerdì 1 ottobre 2010

Anche se ha ottenuto la fiducia per Berlusconi sara' impossibile governare. "Gianfrego" e' "un ladro di sogni" come ha scritto Marcello Veneziani.

Nei 342 voti incassati dal governo risultano decisivi quelli dei “finiani” e del “Mpa” (Movimento per le Autonomie) di Raffaele Lombardo (attualmente “governatore” della Sicilia), il che vuol dire con “certezza” che a primavera 2011 si andrà all’elezioni politiche. E’ evidente che il governo non potrà “governare” dal momento che sarà “immobilizzato” da continui ricatti. Se tutto quello che e’ capitato negli ultimi giorni e mesi precedenti non fosse stato sufficiente per capire che il governo non ha piu’ i numeri per governare, la conferma sta nei mancati applausi dei “finiani” al discorso di Berlusconi e nei commenti “ironici” che si scambiavano. Altro che riforma della giustizia condivisa dall'intera maggioranza, altro che giro di boa. Si e’ toccato con mano che per Fini e per i suoi, come per tanta parte dell’opposizione, non e’ “prioritario” il bene dell’Italia. Non sono interessati a renderla un Paese diverso, libero da burocrazie illiberali, da vincoli sul lavoro e sull'economia, da centralismi, statalismi e assistenzialismi. C’e’ chi vuole un’Italia nuova, libera e liberale, e chi ancora e’ aggrappato ai suoi piccoli privilegi personali, alle rendite di posizione e all’antica visione della politica della prima Repubblica. Occorre che gli elettori se ne rendano conto. Se alle prossime ormai inevitabili elezioni non daranno a Berlusconi la maggioranza assoluta per governare senza essere ricattato da alcuno, compresa la Lega Nord, l’Italia non avrà piu’ futuro. Nel dibattito parlamentare di mercoledì abbiamo constatato che non esiste alternativa a Berlusconi, considerato che e’ “inesistente” una vera opposizione che possa sostituirlo. Anche agli ultra “antiberlusconiani” sempre e comunque a prescindere, non può sfuggire la “manfrina” che stanno mettendo in atto i Pm (Pubblici Ministeri) romani che indagano sulla “truffa aggravata” a danno del partito di AN. E’ “irrilevante”, per non essere “determinante” come prova della truffa, se Giancarlo Tulliani, il cognato di “Gianfry”, sia o no il proprietario dell’appartamento di Montecarlo. Tutt’al piu’ questo potrebbe costituire una “aggravante” che costringerebbe il “moralista” Fini alle dimissioni come ha dichiarato nel video messaggio: “E se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a lasciare la Presidenza della Camera”. Chi ha letto, anche in minima parte, le migliaia di pagine pubblicate da tutti i giornali (la “libera” stampa, che si era “imbavagliata” e snobbava l’affare, alla fine e’ stata “costretta” ad occuparsene), non ha piu’ nessun dubbio che la “truffa aggravata” c’e’ stata e la prova sta nel fatto, “incontestabile”, che l’appartamento di proprietà di AN, e’ stato “svenduto” ad un prezzo di 4 o 5 volte inferiore a quello di mercato. Ma ci pensate se in una cosa del genere vi fosse stato coinvolto Silvio Berlusconi? I Pm avrebbero già chiuso l’inchiesta rinviandolo, giustamente, a giudizio senza se e senza ma. I magistrati inquirenti stanno invece “traccheggiando” accampando la scusa che attendendo da Montecarlo la valutazione “ufficiale” dell’appartamento, cosa che sarebbe facile determinare consultando via Internet il mercato immobiliare del principato. Vogliono farci passare da stupidi? E’ come se i Pm, per stabilire se la Ferrari 458 Italia (197mila Euro) di Tulliani sia o no sia piu’ veloce di una Fiat Panda, non possano stabilirlo da soli, ma “pretendono” una relazione tecnica “ufficiale” dalla Ferrari ed dalla Fiat. Sapete perché la stanno portando alle calende greche? Debbono lasciare a Fini il tempo necessario per finire il “lavoro” commissionatogli dalla “cosca eversiva”. Deve far cadere il governo Berlusconi e, sino a quel momento, debbono mantenerlo “politicamente” in vita. Se ai magistrati giungesse la “certificazione” ufficiale del valore di quell’appartamento, si troverebbero costretti ad accusare Fini di “truffa aggravata” al suo stesso partito. Viene il sospetto che questa indagine non si concluderà rapidamente, oppure mai. I documenti andranno avanti e in dietro da Montecarlo, qualcosa si perderà per strada, i tempi si allungheranno e alla fine tutto potrebbe risolversi in una bolla di sapone. "La Repubblica” si chiede se in Italia i cittadini siano tutti uguali davanti alla legge. Davanti alla legge dei codici non so, davanti alla legge della sinistra sicuramente NO! State tranquilli, se Fini farà “saltare” Berlusconi, finirà tutto a tarallucci e vino, ma se Fini troverà un accordo con Berlusconi, gliela faranno pagare. Il favore che la Magistratura sta facendo a Fini e’ che vogliono che faccia cadere il governo e cosi’ non sarà mai approvata la riforma della giustizia. Ho visto Fini sul web come un Bin Laden qualunque. A parte che la scelta denota vigliaccheria per essere sfuggito al contraddittorio e alle domande dei giornalisti ma, come al solito, ha parlato di aria fritta e non ha spiegato nulla. A guardarlo come si muoveva e a sentire quello che diceva, e come lo diceva, era evidente che era in disagio e questo capita a chi non sta dicendo la verità. Era “falsamente” conciliante: “Chi ha irresponsabilmente alimentato questo gioco al massacro si fermi, fermiamoci tutti prima che sia troppo tardi. Fermiamoci pensando al futuro del paese”. Sei in ritardo di circa due anni “Gianfrego”! Dov’eri ai tempi quando Zappadu distribuiva migliaia di foto “private” di Berlusconi? Dei “Papi” di Noemi, della D'Addario e del mafioso Spatuzza? Hai detto la stessa cosa, allora? No, te ne stavi spaparanzato su una sedia a ridere con un magistrato, aspettando la “bomba atomica” che lì a poco avrebbe spazzato via il Premier attaccato su cento fronti diversi. Ti fregavi le mani, sicuro che era arrivato il tuo turno per “scalzare” Berlusconi. Cosi’ come Boffo predicava di morale e poi si e’ scoperto che s’era beccato un decreto penale di condanna per “stalking” dal tribunale di Terni, tu predicavi di legalità, ma che cosa hai combinato a Montecarlo? Per fortuna che, grazie al “Il Giornale” a “Libero” e a “Dagospia” e a tutte le voci libere, dopo lunga battaglia hanno fatto crollare il muro alzato dall’informazione che si dichiara “libera” e che si era invece “imbavagliata” per proteggerti. Nel videodiscorso di Fini mi ha sconcertato una sua affermazione: “Ma, sia ben chiaro: non è stato commesso alcun tipo di reato, non è stato arrecato alcun danno a nessuno. E, sia ancor più chiaro, in questa vicenda non è coinvolta l’amministrazione della cosa pubblica o il denaro del contribuente. Non ci sono appalti o tangenti, non c’è corruzione né concussione”. E con la faccia di bronzo che si ritrova ha aggiunto: “Tutto qui? Per quel che ne so tutto qui”. Semplicemente vergognoso! Fini, non vuol dimettersi perché sa che sparirebbe dalla vita politica. Vuole continuare a mantenere una posizione di comodo: fare il presidente della camera, che e’ un ruolo super partes ma, contemporaneamente, insistere a fare un volgarissimo doppiogioco provandole tutte per far fuori il governo. Tant’e’ che il Pd gli fa falsi inchini, trattandolo come l’utile idiota del momento. Non sono mancati al suo discorso gli “estimatori” nella sinistra che hanno preso le sue difese, in testa Enrico Letta e il sempre “grande” Casini. Povera Italia se simili “quaraquaqua’” ce li trovassimo a governare l'Italia. Ma il colmo del ridicolo lo raggiunge il giornalista de “La Repubblica” Giuseppe D’Avanzo. Scrive che Berlusconi e un po’ tutte le imprese italiane e mondiali hanno costituito nei paradisi fiscali società off shore. D’Avanzo dimentica di aggiungere che Berlusconi non segue piu’ da anni direttamente le sue aziende e dimentica che Berlusconi non ha mai dato lezioni a nessuno di moralità. Gli italiani conoscono molto bene il suo passato e, ciò nonostante, lo hanno sempre votato in massa, considerando secondari i suoi peccati rispetto ai suoi meriti. Per Fini il discorso cambia radicalmente. Si e’ messo a fare prediche da “moralista”, quando sapeva di non avere le carte in regola. Fini l’ha fatta grossa, ma ciò che e’ piu’ grave e’ il nascondere la verità agli italiani. Può la terza carica istituzionale essere occupata da un bugiardo? Nel video messaggio ci fa sapere di avere la coscienza a posto. Che faccia di tolla! Povero D’Avanzo! Per difendere “l’amico” accusa l’avversario di aver fatto le stesse cose. Il suo odio per Berlusconi lo acceca e, addirittura, supera quello di Marco Travaglio. Cosa succederà a D’Avanzo quando Fini si dimetterà per il cumulo delle prove contro di lui? Girano documenti che comproverebbero che il “cognatino” sia il vero proprietario dell’appartamento di Montecarlo, e cosi’ i suoi stessi fedelissimi, per evitargli l’onta delle dimissioni forzate, lo invitano a dimettersi “volontariamente” perché possa dedicarsi a tempo pieno all’organizzazione del nuovo partito che nascerà martedì 4 ottobre. Il tutto sarebbe veramente delle bazzecole di fronte al problema principale: “Fini e’ un ladro di sogni”, come lo ha definito Marcello Veneziani. Ha svenduto il patrimonio di idee e di principi. Questa e’ la piu’ spregevole delle “truffe”!

lunedì 27 settembre 2010

Risposta dovuta a Giuseppe Cossari detto Joe "cavaliere" senza cavallo.

Il cavaliere “senza cavallo” Cossari Giuseppe detto Joe (anche lui da “rinnegato” ha cambiato il suo bel nome italiano) ha inviato una e-email (qui sotto riportata. Joe non sa scrivere ne’ parlare l’italiano ed e’ per questo che si serve di altri quando deve farlo) ad alcune persone nel tentativo di “ridicolizzarmi” e “denigrarmi”. Da vigliacco qual’e’ “accuratamente” ha EVITATO di spedirla anche a me (qui sotto l’elenco delle persone a cui l’ha inviata), ma mi e’ stata ugualmente girata da alcuni riceventi. Quando cito il nome di qualcuno in qualche documento, e’ mia abitudine informare gli interessati perché abbiano il diritto di replica se lo volessero fare. Cossari Giuseppe detto Joe, “pomposamente”, da sciocco qual’e’, “ostenta” il titolo di “cavaliere” come l’avesse ottenuto in conseguenza di sue gesta “eroiche” e di “meriti” eccelsi. Per ottenere il titolo, che tanto “pateticamente” sbandiera, e’ sufficiente inoltrare domanda al consolato allegando qualche lettera di referenza e “qualsiasi persona” può ottenere il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana” che non si “rifiuta” mai a nessuno. Qui di seguito in ordine d’importanza le onorificenze italiane: Ordine al Merito della Repubblica: Cavaliere; Cavaliere Ufficiale; Commendatore; Grand'Ufficiale; Cavaliere di Gran Croce; Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone. Ordine al Merito del Lavoro: Cavaliere del lavoro. Ordine Militare d'Italia: Cavaliere; Ufficiale; Commendatore; Grand'Ufficiale; Cavaliere di Gran Croce. Ordine di Vittorio Veneto: Cavaliere di Vittorio Veneto. Ordine della Stella della Solidarietà Italiana: Cavaliere; Commendatore; Grand'Ufficiale. L'Ordine al Merito assegna il titolo di Cavaliere del Lavoro a soggetti “che si siano resi singolarmente benemeriti”, segnalandosi “nell'agricoltura, nell'industria, nel commercio, nell'artigianato, nell'attività creditizia e assicurativa”. I requisiti per ottenere le decorazioni sono: 1) Aver tenuto una specchiata condotta civile e sociale; 2) Aver operato nel settore con decoro, autonomia e responsabilità per almeno vent'anni. 3) Aver adempiuto agli obblighi tributari ed aver soddisfatto ogni obbligo previdenziale e assistenziale a favore dei lavoratori; 4) Non aver svolto né in Italia, né all'estero attività economiche e commerciali lesive dell'economia nazionale.
Cossari Giuseppe detto Joe, ovviamente, non possiede nessuno di questi requisiti.

Cossari Giuseppe detto Joe soffre di una forma “egocentrica infantile”, ed esibisce titoli di nessun valore “sostanziale e morale” per rendere importante la sua persona, visto che non lo e’ minimamente. Se una persona e’ veramente “importante”, mi disse un giorno un notissimo importatore italo/australiano che ha negozi in tutta Australia da 40 anni, non ha bisogno di affiancare nessun titolo “onorifico” al suo nome.

Cossari Giuseppe detto Joe, anche lui, come i suoi colleghi Teresa Todaro Restifa e Luigi Casagrande, soffre di delirio di grandezza (MEGALOMANIA), ed ha una eccessiva considerazione di sé, che lo spinge ad attribuirsi azioni al di sopra delle proprie possibilita’, tanto da diventare “ridicolo” e degno di “commiserazione” il che potrebbe configurare i sintomi di un’infermità mentale.

Cossari Giuseppe detto Joe mi pone le seguenti domande a cui volentieri rispondo:
Mi chiedo per l'ennesima volta chi tu rappresenti nei tuoi interventi. La risposta è sempre la stessa: nessuno. Sei solo un povero pensionato dichiarato in bancarotta volontaria pur di non pagare le proprie pendenze giudiziarie. Hai chiesto donazioni all’ pubblico per poterti difendere in tribunale; non solo hai perso la causa ma non hai mai nemmeno reso pubbliche le donazioni ricevute dell’ pubblico . Suvvia, dicci quanto sei riuscito a racimolare: quanti sostenitori hai, disposti a farti beneficenza?

1) Nei miei interventi rappresento “esclusivamente” persone del tutto diverse da te, e, per fortuna, sono la stragrande maggioranza. Persone serie e oneste, i veri “Giganti” che hanno contribuito all’affermazione “positiva” dell’italianita’ nel mondo.
2) Mi “onoro” e sono “orgoglioso” di essere economicamente un “povero pensionato” che per assicurare un ottimo avvenire ai suoi cinque figli non ha esitato ad elargire sino all’ultimo centesimo per il loro successo. Non e’ “disonorevole” essere “poveri”, ma lo e’ “disprezzare” e “deridere” i “poveri” come fai tu Cossari Giuseppe detto Joe che, “falsamente ed ipocritamente” ti atteggi a “paladino” dei piu’ “bisognosi”.
3) Sono anche “orgoglioso” di essere la “vittima” che si e’ “beccata” una condanna per “diffamazione” da due noti MILLANTATORI per non aver avuto sufficiente denaro per difendersi. (Luigi Casagrande il falso ingegnere che per questo e’ stato costretto a dimettersi da cariche australiane e gli sarà tolto anche il titolo onorifico OAM australiano. Teresa Todaro Restifa recentemente ha provveduto a far sparire da “internet” tutte le tracce del titolo “nobiliare” ridicolo ed illegale di “Baronessa della corona di ferro” di cui si “fregiava” come lo “spacciarsi” da falsa Architetto). La colpa non e’ di chi “denuncia” i misfatti, ma di chi li “compie”.
Cossari Giuseppe detto Joe sai “benissimo” che sei tu il maggior responsabile di “questa mia condanna giudiziaria”. Da “vigliacco” dovresti vergognarti per esserti “rifiutato” di venire a testimoniare al processo, quando sei stato tu ed il tuo degno compare Aldo Di Biagio a diffondere il “sospetto” che Vittorio Favale aveva “maneggiato” per convincere Dario Rivolta a candidare (nel 2006) Teresa Todaro Restifa e Luigi Casagrande. Il “Magliaro” di Velletri, Vittorio Favale e’ lo stesso che, nel 2003, ti scelse come “uomo di paglia” per fondare gli Azzurri nel Mondo in Australia. Considerata la stima che aveva per te, non pensò minimamente a candidarti nel 2006 tanto che ti preferi’ a due MILLANTATORI.
4) Essendo vissuto abbastanza a lungo, so come vanno certe cose. Il tentativo dovevo farlo, ma come ne ero sicuro, nessuno dei miei “sostenitori” si sono resi disponibili a contribuire al pagamento dell’importo di $81,700 di cui ero stato condannato a pagare. Soltanto alcuni “veri” amici, che ho ringraziato di cuore e ai quali sarò sempre riconoscente, mi offrirono la loro disponibilità, ma ho potuto fare a meno del loro aiuto visto che ho potuto “pagare” dichiarandomi “volontariamente” in bancarotta.

Cossari Giuseppe detto Joe, ancora ti affanni a dichiarati “coordinatore del Pdl”. Sai benissimo che a Roma considerano te e gli altri ex candidati dei “falliti” e “fuori” dal Pdl perché avete “disonorato” il centrodestra e Silvio Berlusconi. Cossari Giuseppe detto Joe, il tuo posto e’ di “rimanere” a fianco del “traditore” Aldo Di Biagio.

Cossari Giuseppe detto Joe, non puoi rispondere sarcasticamente sulle “illazioni” che girano sul tuo conto. Se hai coraggio civile e’ tuo preciso dovere di fare una dettagliata ed “ufficiale” dichiarazione “documentandola”.

Cossari Giuseppe detto Joe, sono i personaggi “indegni” come te ed i tuo ex collegi “candidati” che hanno rovinato e continuano a rovinare la “buona” reputazione degli italiani nel mondo. Se vi rimanesse ancora un po’ di buon senso vergognatevi e scomparite per sempre.

NB: La tua ultima frase in (cattivo) inglese e’ sintomatica della tua cattiveria, malignità e di mente malata.


From: "Giuseppe Cossari"
Date: 22 September 2010 4:05:38 PM GMT+02:00
To: "'Cambiano'" , , "'RICKY FILOSA'" , , , , , , , "'roberto lisciandro'" , , , , "'ZULIAN'" , , , , , , "'ZACCHERA'" , , , , "'JOHN CAPUTO'" , , , , , , , , , "'SASSI CESARE Miami'" , , , , , , , , , "'Senatore MANTICA'" , , , , , , , , , , , "'Giancarlo Gallani'" , , , , , , , , "'ROMAGNOLI MASSIMO'" , , , , "'Gian Luigi Feretti'"
Subject: Without Prejudice

Cav, Joe Cossari
Justice of the Peace
Coordinatore Pdl Australia


Caro Pallotta
rispondere alle tue accuse al vetriolo è una perdita di tempo, tempo che non mi posso permettere di perdere dato che devo seguire i 155 mila abitanti di Knox, incontrare Ministri Australiani per definire finanziamenti di milioni di dollari a fondamentali progetti, firmare accordi con altre municipalità, svolgere il mio dovere di Giudice di Pace.
Per formulare delle accuse ci vogliono prove, prove che tu non hai. Dimostra quello che sostieni, produci documenti officiali delle forze dell'ordine australiane che comprovino le tue infamanti insinuazioni.
La comunicazione dell'INPS con i rilievi relativi alla gestione del mio Patronato immagino sia stata inviata al mittente sbagliato, l'INPS anziché rivolgersi al diretto interessato deve aver informato te dato che io non ne so nulla.
Mi chiedo per l'ennesima volta chi tu rappresenti nei tuoi interventi. La risposta è sempre la stessa: nessuno. Sei solo un povero pensionato dichiarato in bancarotta volontaria pur di non pagare le proprie pendenze giudiziarie. Hai chiesto donazioni all’ pubblico per poterti difendere in tribunale; non solo hai perso la causa ma non hai mai nemmeno reso pubbliche le donazioni ricevute dell’ pubblico . Suvvia, dicci quanto sei riuscito a racimolare: quanti sostenitori hai, disposti a farti beneficenza?
Caro Pallotta, ad ogni azione corrispondono delle conseguenze; sii dunque pronto ad assumerti la responsabilità delle tue parole nelle sedi adeguate. Altrimenti detto, ci vediamo in tribunale.

Cossari
Ps However please don’t despair ,be assured Mr Pallotta that the moment your disgraceful voluntary bankruptcy expires, you will have to respond to a Court of Law again. Mr Pallotta, this time I am going to ensure that you and your gutless friend hear and in Italy ? crawl back in the rat infested hole you came out of.
Without Prejudice