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venerdì 28 gennaio 2011

Il caso Ruby? Una boiata pazzesca della Procura di Milano per far fuori Berlusconi che invece ha "sputtanato" l'Italia globalmente.

Il Globo & La Fiamma - Australia

Venerdì 28 gennaio 2011

Attenzione quando parleremo al telefono. Se una Procura (tipo quella di Milano) dovesse metterlo sotto controllo, di sicuro ci troveremmo “inguaiati”. Al telefono, solitamente, ci lasciamo andare, trascuriamo la forma lessicale, esageriamo, raccontiamo barzellette anche spinte, facciamo ed ascoltiamo “pettegolezzi” anche pesanti su conoscenti, politici e quant’altri, insomma, ci esprimiamo “in piena libertà”. Ma per il giudice, che sta “orecchiando”, tutto questo sarà considerato “reato” e ci trascinerà in tribunale. I Pubblici Ministeri di Milano hanno combinato un “bordello” vergognoso per la “violazione sistematica” della privacy di centinaia di cittadini. L'inchiesta ha coinvolto mille funzionari. Hanno speso, “senza autorizzazione”, milioni di euro e poi si lamentano di non avere soldi per la carta igienica e le fotocopie o la benzina per le auto della polizia. Sono cosi’ solerti nel voler processare Berlusconi, quanto lo sono nel lasciare liberi mafiosi, camorristi ed i veri sfruttatori della prostituzione. E’ ridicolo e pazzesco. Un uomo di 74 anni avrebbe avuto prestazioni sessuali ogni cinque minuti con sei/sette o piu’ ragazze. In gioventù tali prestazioni sono “immaginabili” ma non “realizzabili”, figurarsi a 74 anni operati di prostata e con sei by pass coronarici. Sarebbe un fenomeno! Gli scienziati dovrebbero studiarlo e pubblicare i risultati sulle riviste scientifiche. Ammesso e non concesso che siano vere quelle performance, sembra che siano un tocca sana per Berlusconi visto che e’ il piu’ intensamente attivo nel lavoro tra i Premiers di tutto il mondo. La “patetica” verità e’ che l’opposizione, a capo della quale si e’ istallato Fini, vuole impadronirsi del potere con mezzi “eversivi” incapace di presentarsi alle elezioni con programmi “concreti”. Senza ritegno si allea con le “escort” attendibili come l’ultimo degli ubriachi per tentare di andare al potere. Vuole soltanto creare negli italiani un senso di “indignazione” verso il governo. Di tutto questo “bordello” fra qualche settimana resterà una cosa sola: il “grande danno” d’immagine recato in tutto mondo agli Italiani e all’Italia da una campagna “demenziale” e “furiosa”. Bel risultato! Ed i principali responsabili di questa “boiata pazzesca” sono quegli stessi partiti che, tempo a dietro, sostenevano il “libero pensiero”, il “libero amore” e giudicavano i richiami alla “mo¬rale” come un’ipocrisia dei “preti” e dei “conformisti”. Questi “sepolcri imbiancati” hanno portato in Parlamento “porno star” e “transessuali” oltre ad ex brigatisti rossi assassini. Soltanto chi e’ in malafede non ammette che, per l’ennesima volta, si tratta di vera e propria “evidente” persecuzione “antiberlusconiana”. La sfiducia del 14 dicembre ha fatto fallire il piano di “Gianfrego”. Il pronunciamento della Corte Costituzione, sul “legittimo impedimento”, non e’ stato secondo le attese degli eversori “golpisti”, ed ecco che scoppia la “bomba” Ruby. Qual’e’ l’obbiettivo? Si presume che a breve ci saranno le elezioni politiche. Un paio di mesi di tambureggiante “sputtanamento” mediatico di Berlusconi allontanerà da lui molti elettori e questo gli impedirà di “rivincere”. Certo che oggi essere con Silvio ci vuole coraggio, ma la maggioranza degli Italiani dimostra di averlo e di non essere “stupida”. Gli abusi e le “forzature” sono talmente “palesi” da parte della Procura di Milano che i sondaggi indicano il Pdl sopra il trenta per cento ed il centro destra e’ il blocco politico più consistente del Paese. Non dimentica che l’Italia, pur tra mille difficoltà, ha retto meglio degli altri alla tremenda crisi economica mondiale e “tremano” al solo pensiero di doversi affidare ad un'armata “Brancaleone” che non saprebbe da che parte incominciare per governare il Paese. La gente e’ piu’ “intelligente” di quanto pensino certi media di sinistra, convinti che la “montagna” di fango, impiegata come arma di “distrazione” di massa sull’operato del governo, possa dare loro dei frutti. Poveracci! Il tutto ebbe inizio il 28 aprile 2009, il giorno che Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, con una lettera pubblicata su “La Repubblica”, denunciò pubblicamente i vizi (a suo parere) del marito Silvio Berlusconi. Eppure Veronica viene dal mondo dello spettacolo. Quello che porta e’ ancora il suo nome d’arte. La sua ascesa nella società la deve a Silvio Berlusconi che un giorno la incontrò e la scelse. Era suo obbligo assolvere al ruolo di “first lady” invece lo rifiutò per vivere “egoisticamente” una vita agiata piu’ tranquillamente. Possibile che nel momento in cui scriveva quella lettera non si fosse ricordata del suo passato? Certo che si era ricordata, ma “scientemente” ha voluto che accadesse questo “putiferio”. La coppia viveva separata da qualche anno e ciascuno con una propria vita privata. Non e’ stata la “gelosia” a spingere Veronica, bensì il movente politico. Subito dopo i soliti giornali, in testa “La Repubblica”, iniziarono a fantasticare sulle “notti di Casoria”. La stampa estera, che non sa assolutamente nulla di quello che accade in Italia, “imbeccata” dai giornali “terroristi” ha iniziato ad “ipotizzare” una serie di “orge”. In realtà, Berlusconi e’ andato una sola volta alla festa di compleanno di una diciottenne, insieme con la sua scorta, in presenza della famiglia e di centinaia di invitati. Un secondo “stravolgimento” della realtà si e’ avuto in occasione di una barzelletta raccontata da Silvio. Il capo tribù chiede al primo dei due esploratori catturati che cosa preferisse, essere ucciso oppure il “bunga bunga”. “E che cos’è il bunga bunga?”, chiede l’esploratore. “Essere sodomizzati”. Il primo esploratore sceglie il bunga bunga, il secondo invece la morte. “Sì, dice il capo tribù: ma prima il bunga bunga!” La storiella può non far ridere chi e’ privo del senso dell’umorismo o fa finta di scandalizzarsi, ma era impensabile che per i giornali quelle due parolette “inventate” si trasformassero in “orge sessuali con minorenni”. I giornali sono “cinici”, sanno che la gente non bada alla “verità”, ma al “folklore” della notizia. Berlusconi ha invitato parecchia gente alle sue cene e le feste serali, per i giornali “maligni”, sono divenute “festini”. Parola usata come sinonimo di “orge”. La sostanza e’ sempre la stessa. L’opposizione non sa come battere Berlusconi. Ci ha provato in tutti i modi e lui e’ sempre lì. E allora via allo “sputtanamento” gigantesco “globale”. L’attuale “scandalo” non e’ provato e non sembra possa esserlo. Tutto finirà in una bolla di sapone, anche se il ricordo di “Ruby” rimarrà insieme con le “notti di Casoria”, con il “bunga bunga” e con i “festini”. Nella concretezza il governo risulta stabile con l’aiuto del nuovo gruppo parlamentare dei “responsabili”. Questi sono i fatti “concreti”. Il “putiferio” dei giornali e delle televisioni non serve per “abbattere” Berlusconi, ma soltanto per gravemente “sputtanare” l’Italia nel mondo. Berlusconi resiste all’assalto concentrico di tanti perché e’ uomo di buon senso, sa che la sua caduta farebbe precipitare nel “baratro” l’Italia. C’è chi “ingenuamente” parla della moralità dei politici. “I governanti hanno il dovere di governare bene (se ce la fanno). La loro vita privata, e perfino la loro moralità, sono del tutto prive d’importanza (Benedetto Croce)”. Berlusconi, dice ancora qualcuno, ha il dovere di presentarsi ai giudici per difendersi. Ma quei giudici sono imparziali? No, sono la riedizione della “famigerata” Santa Inquisizione: per loro questo processo “mediatico giudiziario” prevede una sola sentenza: l’impiccagione di Berlusconi. E’ chiaro che stanno tentando di ricreare la situazione del 30 aprile 1993. Bettino Craxi esce dall’Hotel Raphael. I manifestanti lo sommergono di fischi e lanci di monetine e Craxi fugge in Libia ad Amamet. “L’operazione Craxi” e’ ricominciata. Gli “eversori” sono “febbrilmente” attivi. Riusciranno nell’impresa di far fare a Silvio la fine di Bettino? E’ ricominciata la sfilata dei soliti “buffoni” che ogni giorno chiedono a Berlusconi di “dimettersi” e di andare dai magistrati e finire i suoi giorni in carcere. Silvio non sarà sicuramente il miglior Premier che potremmo avere, ma sicuramente il migliore “finora”. Ce la farà Berlusconi a superare questo momento? Bisogna solo vedere se le fantasiose “ipotesi” dei Pubblici Ministeri sono tutte quelle “inverosimili” sino ad ora venute alla luce o se hanno in serbo l’arma mediatica “segreta” per portare al successo “l'operazione Craxi”. I soliti “terroristi” commentatori politici si stanno meravigliando della tenuta di Berlusconi e di tutto il suo apparato politico, degli alleati e dei suoi elettori che non lo stanno abbandonando. E cosi’ “intensificheranno” lo spargimento di altro “fango” nel tentativo di causare il fuggi fuggi generale che non ci sarà.

giovedì 27 gennaio 2011

Aldo Di Biagio "nanerottolo" politico con la presunzione d'insegnare l'italiano al Senatore Juan Esteban Caselli quando lui e' quasi un analfabeta.

Il “nanerottolo” politico nonché “traditore” Aldo Di Biagio che riesce a “sgraffignare” uno stipendio mensile niente male grazie ai voti dati a Silvio Berlusconi e per aver fatto carte false per farsi elegge all’estero senza risiedervi, “ridicolamente” continua a “farneticare” e a fare la “morale” a tutti evidentemente disconoscendo il significato di questa parola. Aldo Di Biagio ha anche la “presunzione” di dare lezioni di lingua italiana quando e’ risaputo che i suoi “patetici” ed “insulsi” messaggi se li fa scrivere da altri per il fatto che notoriamente e’ un quasi “analfabeta”.

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L’Italiano

SU IMPASSE MORALE DEL GOVERNO, COMPRENSIBILI PAROLE DEL VATICANO MENTRE DISARMANO LE FARNETICAZIONI DI QUALCUNO

On. Aldo Di Biagio - Non sono solito commentare le farneticazioni che speso pullulano sui portali e sui media, ma mi è capitato di inciampare letteralmente in un capolavoro linguistico firmato da un senatore eletto all’estero che irradia una certa criticità nei confronti del Vaticano ed il suo richiamo alla moralità, in questa vergognosa impasse. Un richiamo che ai più sembrerebbe doveroso e rispettabile, ma che a questo signore sembrerebbe un’ingerenza – anche se ha usato termini più coloriti – negli affari italiani. Intervengo in segno di rispetto verso i nostri connazionali che a quanto pare sono loro a rischiare di rimanere confusi dopo le parole del Senatore e non la nazione dopo quelle del cardinale Bertone.
Un consiglio spassionato: una rispolveratina di storia (2000 anni di diplomazia vaticana?), un full immersion di diritto internazionale (un eletto all’estero dovrebbe almeno conoscerne i rudimenti) ed ultimo un accenno di cognizione della lingua italiana che fondamentalmente è la lingua madre del signore in questione perché ritengo sia un’aberrazione la storpiatura che questo uomo ne fa quotidianamente.

Gli "omuncoli" come Aldo Di Biagio nonche' "traditori" sono la vera emergenza dell'Italia.

“L’omuncolo” e “bandito” (tanto per usare le sue stesse parole) oltre che “traditore” Aldo Di Biagio non ha titolo di fare la predica morale a nessuno, tanto meno a Silvio Berlusconi. Senza alcun pudore non esita d’includersi nella categoria delle persone “oneste” quando sa di aver fatto “carte false” per farsi eleggere all’estero pur non risiedendoci come richiede la legge. Aldo Di Biagio non perde mai l’occasione per dimostrare di essere una persona “abominevole”, invidiosa e senza dignità.


19/01/2011 ore 15.56
Italiani nel mondo
CASO RUBY/ DI BIAGIO (FLI): A RISCHIO LA DIGNITA DELL’ITALIA ANCHE ALL’ESTERO
ROMA\ aise\ - "Infastidisce il continuo appellarsi alla sacralità della vita privata del Premier da parte dei referenti del PdL, che dovrebbero piuttosto capire che vita privata non significa "licenza a delinquere" soprattutto quando si parla di un capo di governo". A dichiararlo è l’onorevole Aldo Di Biagio, deputato Fli, secondo cui "la cosa ancora più imbarazzante è assistere a questo sciame di banditi, omuncoli di malaffare che sembrano essere coinvolti in ogni vicenda del Premier e che fanno toccare con mano quanto si sta cadendo in basso e quanta vergogna l’intero Paese sta provando in questo momento".
"Se diamo un’occhiata ai giornali esteri – continua Di Biagio – ci rendiamo conto del livello basso raggiunto dall’immagine dell’Italia in queste ore e mi chiedo che tipo di aspetto culturale prima ancora che politico rimarrà del nostro Paese non solo nei confronti della comunità internazionale ma nei confronti degli italiani stessi e delle nuove generazioni. Provo disgusto per quanto sta emergendo dalle indagini, e che mettono a nudo una cultura di amoralità che purtroppo stenta ad arginarsi, ma che rischia di riflettersi anche sulle persone oneste che lavorano per questo Paese e per la sua rinascita politica ed economica. Ma provo anche imbarazzo per un Premier la cui superficialità, e per certi versi ingenuità, oltre ad aver portato alla deriva l’immagine del nostro Paese rischia di portare alla deriva anche se stesso". (aise)

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Il Fliino Aldo Di Biagio (fliiiii….il sibilo dei serpenti) evidentemente gli era rimasto del veleno in corpo e ha voluto sputarlo fuori due giorni dopo dal suo primo “velenoso” messaggio. Aldo Di Biagio in “barba” alle numerose richieste (da piu’ parti) di rendere noto come mai sia riuscito a farsi eleggere all’estero nonostante non ci risiedesse, continua a restare muto in “perfetto stile dispotico”. Il suo comportamento e’ da “nano” politico e da perfetto “cialtrone”. Sono gli “individui” come lui che fanno crollare il livello di credibilita’ del nostro Paese. Aldo Di Biagio e’ furioso e si rode dall’invidia visto che il Fli non conta piu’ “un fico secco” bene sostituito dal “gruppo dei responsabili” che consentira’ al governo Berlusconi di continuare a governare. Sono gli “individui” come Aldo Di Biagio, senza alcun senso di responsabilita’ politica ne’ sociale, la rovina dell’Italia. “Vergognosamente”, per “abbietti” motivi personali del loro degno “capo”, hanno messo in “stallo” un governo che governava ed era sul punto di fare le riforme che l’Italia attende da anni. Aldo Di Biagio ed i suoi “camerati/compagni” sono dei “truffatori” ne piu’ e ne meno come il loro capo “Gianfrego”. Sono in Parlamento con i voti di Silvio Berlusconi e non hanno avuto alcuna remora a comportarsi da vili “traditori”. Sono gli “individui” come Aldo Di Biagio la vera “emergenza che incombe sull’Italia”.
21/01/2011 ore 11.55
Italiani nel mondo

CASO RUBY/ L’ON. DI BIAGIO (FLI): IN ITALIA È EMERGENZA DEMOCRATICA
ROMA\ aise\ - "Sull’Italia incombe un’emergenza democratica che sembra rievocare altri Paesi ed altri tempi, in antitesi con gli assunti di modernità, democrazia e libertà su cui sembrerebbe fondarsi la nostra Repubblica". È quanto dichiara in una nota l’onorevole Aldo Di Biagio, deputato FLI eletto in Europa, che intervenie ancora sul caso-Rubu che vede coinvolto il presidente del Consiglio.
Per Di Biagio, "il Premier, in barba alle accuse pesanti, in barba alle intercettazioni alle dichiarazioni delle parti coinvolte, alla richiesta di un passo indietro da parte di tutte le forze politiche, ai sondaggi che vedono l’opinione pubblica disgustata e confusa continua ad arroccarsi sulla sua posizione di sovrano senza vacillare né dare spazio al contraddittorio in perfetto stile dispotico. Forse il Cav vorrebbe continuare a farci vivere nel suo reality dove tutto è costruito ad hoc dai guru del marketing, dove imperano ragazze disinibite, nani, mummie rianimate e cialtroni, gli stessi che impazzano nei talk show e suoi media facendo crollare il livello di credibilità nel nostro Paese".
"Dentro i Palazzi – continua – invece ha fomentato la creazione di un gruppo di c.d. responsabili con l’obiettivo di far credere che esiste un consenso extra-pdl ma che in realtà altro non è che una brutta emanazione del partito di governo. Davanti a questo dramma politico e democratico non esiste differenza tra destra, sinistra o centro, esiste quella tra coloro che hanno buon senso e chi non ce l’ha, anche perché all’interno dello stesso PdL sono in molti ad essere disgustati di quanto sta accadendo. In questo momento – conclude Di Biagio – non resta che una repentina presa di posizione da parte della società civile che dimostri a voce alta l’avversione verso la vergognosa condizione di stallo in cui quest’uomo sta mettendo l’intero Paese dinanzi agli occhi del mondo". (aise)

domenica 23 gennaio 2011

E' Iniziata l'ultima battaglia della magistratura per far fuori Berlusconi?

Il Globo & La Fiamma - Australia
Venerdi 21 gennaio 2011
Siamo davvero tutti uguali davanti alla legge? Vi e’ mai capitato di essere trascinati in tribunale senza avere i soldi per difendervi? Come potete far valere le vostre ragioni? Trecento milioni di euro ha speso Berlusconi per difendersi dalle accuse “fasulle” della magistratura, molte delle quali squagliatesi come neve al sole. Mi domando se una cosa del genere fosse capitata ad un cittadino non ricco come lui. Sarebbe già incarcerato e buttata via la chiave della cella. Berlusconi e’ l’uomo più perseguitato al mondo, ma e’ grazie ai suoi soldi e alla sua capacità psicologica di resistenza, che oggi sono palesi le “aberrazioni” di alcuni magistrati. Ruby, diciassettenne al tempo del fatto, nega di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi ed anche lui lo nega. Come si possa ritenere evidente un fatto per cui non vi sono testimoni oculari e che entrambi gli interessati negano? Il magistrato mette insieme prove “risibili” e ci costruisce sopra un “teorema”. Soltanto nel corso del dibattimento esso verrà smontato dai difensori, ma intanto le spese per l’accusato corrono. E’ evidente che la legge “non” e’ uguale per tutti. Il magistrato non spende manco un centesimo tu, per difenderti, spendi denaro che ti viene sottratto impudentemente. Silvio e’ stato sottoposto a 105 indagini e 28 processi (10 assoluzioni, 13 archiviazioni e 5 sono ancora in corso, ora si aggiunge il caso Ruby). La cosa “strana” e’ che “tutto” e’ avvenuto “dopo” il suo ingresso in politica. I suoi difensori sono stati impegnati in 2560 udienze con piu’ di 1000 magistrati. Altri trecento milioni (forse piu’) ha speso lo Stato italiano. Ai magistrati non interessa un “tubo” di tutto questo spreco di denaro, intanto i soldi non sono loro ed il “fango” non colpisce loro ma il malcapitato che perseguitano. Avete mai letto che uno dei magistrati che ha sbagliato abbia pagato i danni alla vittima? Mai. Se qualche volta e’ stato pagato, lo ha fatto lo Stato con i soldi del contribuente. Grazie sempre alla sua ricchezza, Berlusconi ha potuto spiegare le sue ragioni tramite una delle reti televisive di proprietà della sua famiglia. Cosi’ gli italiani hanno potuto ascoltare le sue parole senza “filtri” o manomissioni a cui certa stampa ci ha abituati. Se non fosse stato cosi’, si sarebbe potuto ragionare solo sul “si dice” e sulle “interpretazioni” di certi giornalisti. D’altra parte Berlusconi ha tentato d’intervenire telefonicamente a “Ballaro’” nel corso della trasmissione Rai incentrata sul caso Ruby, ma il conduttore Giovanni Floris gliel’ha impedito. E’ evidente, anche ai piu’ “antiberlusconiani”, che l’operazione messa in atto dai Pubblici Ministeri milanesi e’ portata avanti in stretta collaborazione con i giornali e la Tv di sinistra, basta leggere “La Repubblica”, “Il Fatto” ma non solo. Non sono notizie le “accuse”, ma le “condanne”, quando ci sono. Non sono notizie le frasi fra “virgolette” attribuite a qualcuno e che “sarebbero” state dette. Soprattutto non sono notizie le “ipotesi” e invece certi giornali “interpretano” per scrivere articoli di “fantasia”, tutti al “futuro” o al “condizionale”. E’ notizia: “E’ avvenuto questo”, non e’ notizia: “Potrebbe accadere questo”. Riguardo alle dichiarazioni di Berlusconi rese al Tg4, non c’e’ alcun motivo per dubitare della sua sincerità. Ha fatto bene a rispondere con tempestività per arginare, in qualche modo, l’ondata del fango. Sicuramente ora la solita sinistra si “straccerà” le vesti nel dire che Berlusconi usa le sue televisioni per difendersi anziché andare dai magistrati. Non e’ cosi’: Berlusconi ha un suo collegio di difesa che lo difenderà in tribunale. Ma, guarda caso, due ore dopo su RaiTre, a “Che tempo che fa”, Fazio intervistava Fini. “Gianfrego” non ha attaccato Berlusconi con la disperazione di Bersani, che si è messo a urlare: vergogna, vergogna, il mondo ci guarda! Fini e’ stato piu’ “furbo”. Ha detto che i magistrati sono belli, buoni, bravi e stanno “salvando” l’Italia. Li ha elogiati e lisciati. Come poteva non farlo? I suoi “compagni” giudici, nonostante ormai sia universalmente noto che sia stata commessa una truffa ai danni del partito di AN, hanno chiesto l’archiviazione (non ancora avvenuta) del “vergognoso” affare di Montecarlo. Gianfrego” continua ad essere indagato per “truffa aggravata” e “spera” che la cosa cada nel “dimenticatoio”. Fini ha scommesso tutto il suo futuro politico sulla magistratura. Ha capito che l’alleanza con certa magistratura e’ l’unica arma che gli rimane. Sperando di far fuori Berlusconi ci ha provato per anni in Parlamento mettendogli continuamente i bastoni tra le ruote. Si e’ giocato tutto sulla sfiducia del 14 dicembre. E anche lì ha fallito. Ha sempre tramato il “golpe” di palazzo, perché sa di non avere i voti e, per giunta, ora il Fli gli si e’ pure sgonfiato. La “sparata” della Boccassini arriva appena in tempo. E’ una boccata di ossigeno. Una nuova illusione per tirare a campare. Fini questo lo sa. Infatti, ha voluto ringraziare il partito dei giudici. In vista della ripresa dell’attività’ parlamentare, Berlusconi ha “coalizzato” intorno al governo un discreto “gruppo” di parlamentari “responsabili” per avere la maggioranza e continuare a governare per portare a termine la legislatura varando importanti riforme. E’ il tempo di pensare alla riconversione industriale, alla competitività sul mercato internazionale, al lavoro per i giovani, alla riforma del Parlamento e molto altro, ma ecco che, “stranamente”, scoppia la bomba Ruby. Il 20 agosto 2010 scrivevo che la lotta tra il “vecchio” e il “nuovo” era iniziata sin dal 1994. Berlusconi e’ odiato per il “nuovo” che rappresenta. Da’ fastidio alle “caste” al potere da molti anni. Se vince Berlusconi la “cuccagna” assicurata dalla prima Repubblica e’ finita. La “casta” della magistratura, che ha fiutato il pericolo mortale, vuol togliere di mezzo Berlusconi sgombrando la strada alla “restaurazione”. Gli avversari di Berlusconi, in primis Fini, vogliono far intendere, agli ingenui, che si tratta di una lotta “democratica” e di “moralità”. E per darla a bere al popolo, che considerano “idiota”, sostengono che sia necessario un governo di “salute pubblica” allontanando chi ha vinto “democraticamente” le elezioni. Sono loro gli “eversori” non Berlusconi. Pur di “sloggiare” Berlusconi, presidente del Consiglio non in virtù di un colpo di Stato, ma per volontà degli elettori italiani, negli ultimi 17 anni si sono messe in atto tutte le strategie piu’ “illegali” e “calunniose”. Ed ecco che, dopo aver perso tutte le battaglie, la procura di Milano ha lanciato un’offensiva che “spera” essere quella risolutiva e “finale”. La stanno appoggiando con un accanimento i soliti quotidiani “terroristi”, le opposizioni di sinistra e Fini. Tutti insieme hanno ricominciato a “cantare” che Berlusconi deve andarsene per lasciar spazio ad un governo di “salute pubblica” che prenda il posto di quello eletto dai cittadini nel 2008. Se ne stanno inventando di tutte sul caso Ruby. E’ capitato loro tra le mani una minorenne che e’ stata vista frequentare le famose feste di fine settimana del premier. E via a trasformare in realtà il frutto della “fantasia malata” di certi procuratori e di certa stampa. Nelle carte che i magistrati hanno trasmesso al Parlamento ci “sarebbe” scritto che Ruby “avrebbe” detto: nessuna prova, soltanto chiacchiere. La verità e’ che questa e’ la loro “ultima” opportunita’ per “eliminare” il grande nemico. L’odio per Berlusconi e’ tale che a loro poco importa se con lui precipiterà anche l’Italia nel “baratro”. E’ scontato che Berlusconi non si arrenderà e i suoi elettori gli saranno vicini e lo sosterranno. E’ arrivato il tempo della resa dei conti con una certa magistratura e con l’irresponsabile opposizione ed i traditori. Lo scontro sarà duro, ma questa ultima battaglia dovrà essere vinta per fermare la restaurazione del “vecchio”. Una cosa e’ evidente. Quest’ultimo atto “eversivo” e’ stato organizzato per cercare di “minare” la credibilità di Berlusconi e “sputtanarlo” in mondovisione. Quello che e’ certamente avvenuto e’ che ha creato un “gravissimo danno” all’Italia grazie a quella parte della magistratura politicizzata che vuole “eliminarlo” usando, senza scrupoli, mezzi anticostituzionali e metodi da “Gestapo”. Berlusconi deve andare fino in fondo. Se tutto dovesse precipitare, chiami a raccolta i suoi elettori. Se deve uscire di scena lo deciderà il popolo, non un “golpe” degli “eversori”.