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venerdì 8 aprile 2011

Gli oppositori del governo Berlusconi preferiscono alimentare la guerriglia e la guerra civile continua fregandosene dei problemi dell'Italia.

Non c’e’ niente da fare. La sinistra e le opposizioni al governo Berlusconi se ne “impippano” della ricorrenza del 150esimo dell’unita’ d’Italia. Se ne “strafregano” del richiamo di Napolitano alla moderazione e di non trasformare la politica in una “guerriglia” in una “guerra civile”. Continuano, imperterriti, con le quasi giornaliere dimostrazioni di piazza“antiberlusconiane”. Dimostrazioni piu’ altro “televisive” e non di massa che vorrebbero dimostrare che gli italiani non ne possono piu’ di Berlusconi. Constatato che non possono sconfiggerlo democraticamente con il voto continuano ad infangarlo anche all’estero. Vogliono preparare l’atmosfera perche’ qualche altro “pazzo” come Tartaglia questa volta faccia sino in fondo il “lavoro”. Organizzano fuori della Camera alcune centinaia di “sfaccendati fanatici”, con tanto di bandiere rosse sventolanti, che gettano monetine al ministro La Russa e “arringati” dal “bocciofilo” Bersani trasformatosi da novello Di Pietro. Poi eccoti il “Democrazia day”, anche qui “soltanto” un centinaio di “nullafacenti” ma che rappresentavano tutta l’opposizione: Pd, Fli, Idv, rifondazione comunista, Sel di Vendola, il popolo viola, l’art 21 ecc. e tutti in coro, inclusi i “finiani”, a cantare “Bella ciao” e ha gridare“Vergogna! Galera!”, “Non scappare fatti processare” e persino “Morte al tiranno”. Come se non bastasse domai sabato 9 aprile andrà in “scena” la manifestazione “Il nostro tempo è adesso” promossa dai “trentenni”. Questa e’ l’armata “Brancaleone” che vorrebbe sostituire Berlusconi? Vano e’ stato il sacrificio di centinaia di migliaia di patrioti che sono morti per unire l’Italia. Sprecate le gesta eroiche di Garibaldi, Cavour, Mazzini e di tanti altri. Per gli oppositori di Berlusconi la cosa piu’ importante e urgente e’ la sua “cacciata”, magari sbatterlo in galera e buttare via la chiave. Mentre il governo e’ oberato da mille “emergenze”, che per risolverle al meglio occorrerebbe una vera’ “unità” di tutte le forze politiche, le opposizioni preferiscono generare caos. Visto che il Pd e le opposizioni in Parlamento non hanno i numeri per bloccare le leggi proposte dal governo, ricorrono alla piazza ed al lancio di monetine. Questa e’ l’opposizione politica “irresponsabile” che c’e’ in Italia che impedirà per sempre la sua “unità”. La sinistra ha sempre predicato bene e razzolato male. Nonostante anche il Presidente della Repubblica si sia appellato affinché ogni regione italiana ospiti una parte di immigrati provenienti dal Nord Africa, a rispondere picche sono soprattutto le regioni rosse, con la scusa che non dispongono delle strutture adeguate. Come se Lampedusa ne disponesse per ospitare le migliaia e migliaia di poveri “cristi” che fuggono dai loro Paesi, dalla miseria e dalla guerra. Guerra che la sinistra appoggia schierandosi con convinzione con la Francia e l’Inghilterra. Sì perche’ loro, che sono “democratici”, combattono i dittatori compreso, ovviamente, Gheddafi. Se bisognasse intervenire contro le dittature, bisognerebbe intervenire contro moltissimi Paesi e sarebbe come dichiarare guerra al mondo. In Libia sta accadendo una guerra civile “anomala”. Al Jazira e’ un’emittente del Qatar (un emirato petrolifero) che sostiene gli insorti e diffonde della guerra notizie “esagerate” e false. Il Qatar insieme alla Francia ha riconosciuto immediatamente gli insorti dichiarandosi “disposto” ad acquistare da loro il petrolio per venderlo sul mercato internazionale, in cambio di “aiuti umanitari”. Leggi: armi. E’ notizia che il Qatar ha a Creta una pattuglia di caccia Mirage (di costruzione francese) per effettuare azioni militari a supporto degli insorti coordinate dai Mirage dell'aeronautica francese. Quale e’ stata la strategia della Francia tramite il Qatar? Appena accertata l’occupazione da parte degli insorti di buona parte dei pozzi di petrolio e di porti per l’esportazione di greggio, il Qatar ha promesso di aiutare gli insorti di esportare per loro conto le 85 mila tonnellate di greggio al giorno (15miliardi di dollari all’anno). Ma non si sa di quale petrolio si tratta e di quali pozzi. Di quelli abbandonati dalle multinazionali appena scoppiata la guerra? Oppure quelli dell’italiana Eni che temporaneamente ha cessato lo sfruttamento impossibilitata di esportare il greggio estratto? E’ stato richiesto dalla Nato il blocco totale alle esportazioni di petrolio libico per tagliare le risorse economiche a Gheddafi. Ora si sa che il divieto viene aggirato tramite il Qatar. L’Onu dovrebbe intervenire immediatamente ordinando che tutti i concessionari con licenza di estrarre il petrolio libico, Eni compresa, vengano autorizzati ad esportare il petrolio da loro estratto. Per non farci “scippare” il petrolio dalla Francia tramite il Qatar, e’ stata “magistrale” la mossa del nostro ministro degli esteri Franco Frattini a riconoscere, quale unico interlocutore legittimo, il CNT (consiglio nazionale di transizione) libico, altrimenti l’Italia oltre al danno avrebbe subito la beffa. Ha fatto poi bene Frattini a prendere le distanze da Gheddafi che o con la diplomazia o con la forza dovrà lasciare il potere. Certo che questa e’ una pessima notizia per la sinistra e le opposizioni. Avrebbero preferito che l’Italia fosse stata fatta dalla Francia e dall’Inghilterra“cornuta e mazziata” per avere altri motivi di chiedere la “cacciata” di Berlusconi. Ma ancora una volta gli e’ andata male. Della sinistra italiana non c’e’ mai da fidarsi. E’ per natura “voltafaccia” ed abile a costruire “falsi” teoremi. Prendiamo il caso dei due “padri” della Patria: Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azelio Ciampi. Sta affiorando la verità quanto fossero corrotti i vertici dello Stato italiano nel 1992 e 1993. Sta anche emergendo come la sinistra fosse occupata a nascondere e a stravolgere la realtà. Tutti ricorderanno che Berlusconi fu accusato dalla sinistra di essere stato in contatto con la mafia per organizzare le stragi che uccisero Falcone e Borsellino. I due magistrati ora sono riconosciuti dalla sinistra dei “galantuomini” mentre, quando erano in vita, li avversavano ferocemente Chi ancora può dare credito a questa sinistra menzognera? Soltanto la stampa che la sostiene e gli inguaribili “creduloni”. Oggi che sta emergendo la verità (anche sui fondi “neri” del Pci ignorati dai giudici di “mani pulite”), auguriamoci che le indagini la riveli sino in fondo ed “ampiamente” perche’ tutti gli italiani debbono conoscerla, ma soprattutto, gli elettori di centrosinistra che dovranno finalmente sapere in che mani vorrebbero mettere il destino dell’Italia. Per avere un’Italia veramente “unita” non basta che ci sia un governo efficiente, occorre anche che l’opposizione sia “responsabile”. Che contrasti sì il governo, ma che collabori e sia anch’essa protagonista nei momenti delle emergenze. Sono anni che nella sinistra, specialmente nel Pd, si parla di “rinnovamento”, ma, sinora, e’ tutto stagnate visto che i leader sono sempre gli stessi degli ultimi vent’anni anche se hanno perso tutte le battaglie e continuano a perderle. Furono in molti a illudersi che fosse in atto il “rinnovamento” quando irruppe sulla scena politica la giovane Debora Serracchiani (classe 1970), ma il suo fu un fuoco di paglia. La Serracchiani divenne famosa per le sue “sparate” contro D’Alema ed i “capoccia” del Pd, ma poi si e’ subito “adeguata” e cosi’, i “dirigenti” del Pd, l’hanno fatta eleggere al Parlamento europeo. Il sistema e’ semplice ed efficace: quando la bocca e’ intenta a mangiare non parla. Probabilmente la vera espressione del rinnovamento e’ il “rottamatore” Matteo Renzi (classe 1975), ma i “leader” del Pd lo vedono come il fumo negli occhi e l’hanno “emarginato”. Serracchiani si e’ “adeguata” e Renzi e’ stato “emarginato”, il rinnovamento può attendere. Ma in questi ultimi giorni e salito alla ribalta Giuseppe Fioroni (classe 1958) che giovane non e’ politicamente ne’ per età. Tuttavia Fioroni pone una domanda interessante: “Possiamo pensare che il domani, dopo Berlusconi, sia rappresentato da un centrosinistra che invece ha le stesse facce di ieri? O non è forse arrivata l'ora anche per noi di avere coraggio? Sappiamo che entro un congruo numero di mesi avremo davanti a noi la sfida più importante: archiviare Berlusconi senza esserne archiviati anche noi”. La realtà e’ che non basta cambiare i vertici, per affrontare con successo il rinnovamento. Prima di tutto il Pd deve far cambiare la mentalità della base, ma fa fatica a capirlo. Non si può continuamente riproporre il vecchio sistema tanto caro alla “vecchia guardia”, occorrerebbe cambiarlo. C’e’ bisogno di gente nuova che evidentemente non c’e’ quando c’e’ o si “adegua”, o si trova a disagio, o tace, o se ne va, o viene “emarginata”. Ma in realtà i “giovani” sono molto piu’ antiberlusconiani (a parte Matteo Renzi) dei “vecchi” e l’attuale classe dirigente del Pd non crede che sia necessario il rinnovamento ed i “giovani” da soli non vanno da nessuna parte. La verità e’ che il Pd e’ morto e putrefatto da tempo e, a parte un miracolo, non potrà mai risuscitare. La sua “decomposizione” servirà da “humus” per far nascere un vero Partito Democratico magari guidato da Matteo Renzi?