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martedì 7 giugno 2011

I "Balilla" antiberlusconiani crescono.

Quelli di sinistra hanno fatto credere di essere i migliori “politicamente” e “moralmente” grazie all’imbroglio culturale che hanno perpetrato per decenni manipolando la verità storica. Ce l’hanno a morte con Berlusconi perche’, quasi una ventina d’anni fa, “distrusse” la formidabile “gioiosa macchina da guerra” di Ochetto. Grazie all’operato dei magistrati di Mani Pulite, che fecero strage dei partiti democratici di allora, nel 1994 i “compagni” vedevano sgomberata la strada verso il potere ed invece quel “dannato” gli guastò la festa. E’ per quello “sgarro” (una fortuna per l’Italia intera) che adesso vorrebbero Berlusconi fisicamente morto. E non sapendo più a che santo votarsi, continuano a provarle tutte per far nascere nel popolo italiano sdegno ed odio verso l’”usurpatore”. Se la sinistra, per disgrazia dell’Italia, dovesse ottenere la maggioranza ripeterebbe la meschina figura dell’Ulivo e dell’Unione “prodiane”. I regimi hanno sempre sfruttato i bambini per mostrare la loro faccia “buona”. Siamo arrivati al punto che un certo Giuseppe Cruciani, cresciuto nella cultura dell’odio della sinistra, durante una puntata della sua trasmissione “La Zanzara” in onda su Radio 24, ha parlato di “Balilla di sinistra” quelli che appaiono in un video, su Internet, realizzato da www.kidsrevolution.it. Su Youtube e’ possibile vedere ed ascoltare “Il country del cavaliere nano”. Nel video si vede un girotondo di bambini che cantano all’indirizzo di Berlusconi. Per far intendere di che cosa si tratta riporto soltanto il “ritornello” ripetuto tre volte: “Fai la cacca in una mano e poi datti una sberla. Faccia di merda, faccia di merda, sei un buffone, faccia di merda”. Questi sono i “buoni insegnamenti” della sinistra che oltre ad essere ipocrita nasconde una “ferocia” pericolosa e preoccupante. I bambini sono liberi e felici solo quando insultano Berlusconi. Indottrinano i giovani fin dai banchi di scuola lavandogli il cervello. Dietro il sorriso dei bimbi, c’e’ il “malvagio” ghigno degli adulti deliranti convinti di essere “moralmente superiori” e sono pronti a ricorrere a qualsiasi bassezza politica e morale per distruggere (anche fisicamente) l’avversario che non e’ “cattocomunista”. Alla base del gesto, che ha “vigliaccamente” sbattuto i bambini su Internet, c’e’ una “cultura totalitaria”, una cultura di “regime”. E’ la dimostrazione piu’ eloquente di che cosa significhi “regime”, non quello di Berlusconi che i “compagni” vanno gridando, ma proprio il loro, dei “migliori”, dei falsi “buonisti”, dei sepolcri imbiancati. Se certa gente dovesse tornare a governare avremo consegnato l’Italia al “vecchio”, non al “nuovo” che avanza, ma al “passato” che non si rassegna a morire. Non avremo piu’ la libertà come oggi ne godiamo, ma un “regime” vero e spietato che non si manifesta più col terrore e la repressione, ma che “plagia” la mente e la coscienza con le armi raffinate dell’indottrinamento “buonista” e della “menzogna”: un “regime” temibile quanto quelli del passato perche’ ancor meno riconoscibile. La cultura dell’odio della sinistra, appoggiata dagli “intellettualoidi”, dai giornalisti “terroristi”, da trasmissioni Tv “farneticanti”, da professori della “peggiore” gioventù che tiravano bombe e agitavano il libretto rosso di Mao, ha superato ogni limite di decenza. Adesso si strumentalizzano anche i bambini nel modo più “bieco” che si possa immaginare. Il video di questa “squallida” e “ignobile” messa in scena sta impazzando su internet. Chiunque abbia avuto l’idea di realizzare quel filmato, riunito i piccoli in quella stanza e li abbia ripresi, dovrebbe essere sbattuto in galera. Il video della “infame” canzonetta e’ l’espressione piu’ squallida e “miseranda” di una propaganda ideologica “stalinista” di pura demonizzazione dell’avversario politico da abbattere con ogni mezzo. Ma la sinistra non può fare meglio di questo perche’ non ha argomenti e progetti politici validi da opporre all’attività’ di governo. Non ha alcun progetto presentabile inchiodata com’e’ nella sua vecchia ideologia che gli impedisce di costruire qualche cosa di “nuovo” che sia utile al futuro di questa nostra “sfortunata” Italia.