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lunedì 17 dicembre 2012

Tranquilli! il 21 dicembre il mondo non finira'.


Alcuni “scienziati” hanno cercato di trovare prove che confermassero le profezie dei Maya e vogliono far passare per buone tutte le “presunte anomalie” che riguardano la Terra e il sistema solare che porteranno a effetti disastrosi proprio il 21 dicembre 2012. A proposito di anomalie, le più temute sono quelle che riguardano il Sole. Da circa un decennio si sente dire che il Sole fa le bizze e si comporta in modo anomalo, preannunciando devastanti tempeste solari che non si sono mai avverate con l’intensità prevista. Ma il comportamento del Sole rispetto a che cosa e’ anomalo? Ovviamente a dei parametri che hanno deciso gli scienziati. Ma perché mai il Sole, splendido e misterioso, “dovrebbe accontentare gli scienziati per conformarsi alle loro previsioni”? Quanta presunzione c’e’ nel pretendere di ingabbiare un astro così possente in cicli prestabiliti e prevedibili! Il Sole fa quello che vuole! Nessuno nega che nell’Universo possano esistere fenomeni ciclici che tendono a ripetersi, come credevano anche i Maya, ma indicare date esatte, giorni, mesi e anni in cui questi fenomeni avverranno e’ vera “presunzione”. La Natura e’ pura creatività ed anche quando qualcosa sembra ripetersi, in realtà e’ qualcosa di nuovo che solo ai nostri occhi appare simile a ciò che si e’ già verificato prima. Siamo noi, dalla nostra prospettiva “ristretta e limitata”, a cogliere somiglianze che non esistono per rassicurarci. L’ansia generata dall’imprevedibile ci “impaurisce”. Non voglio con questo sminuire il valore indiscutibile di tantissime scoperte scientifiche in numerosi campi, ma vorrei semplicemente portare l’attenzione sull’attitudine errata di riporre una totale e assoluta fiducia solo ed esclusivamente nella scienza, dimenticando molto spesso i suoi limiti. “Non solo l’universo e’ più strano di quanto immaginiamo, ma e’ più strano di quanto possiamo riuscire a immaginare” (Werner Karl Heisenberg, Fisico quantistico, premio Nobel). Trovo utile anche una riflessione su quanto ha scritto Ma Prem seguace della filosofia Zen della scuola buddista: “Se stai pensando di cambiare vita e trasferirti in qualche luogo del pianeta diverso da quello in cui ti trovi, oppure se sarai preso anche tu dalla febbre del “si salvi chi può” in attesa del 21 dicembre 2012, ti chiederai dove andare per sfuggire a stress, epidemie, tsunami, terremoti ed eruzioni vulcaniche, probabili glaciazioni e riscaldamento globale, scie chimiche e, perché no, la probabile fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012... Niente paura: qualcuno si salva sempre, altrimenti non saremmo qui! Ma chi si salva? Si salva chi ha la “conoscenza” e, guidato dal suo intuito, sa dove andare. In realtà l’unico luogo sicuro da cercare e’ “dentro di noi”, solo allora potremmo sperare di trovare un “luogo sicuro” fuori di noi. Mossi, non dalla paura, ma dalla consapevolezza e dalla conoscenza... “

Il mito vivente.


I media possono distruggere una persona come pure “esaltarla”. Per 18 anni hanno fatto una guerra spietata giornaliera a Silvio Berlusconi, mentre hanno “esaltato” e “mitizzato” Mario Monti che, cinicamente, sta sfruttando a suo favore questa fama. Di lui si parla solo di episodi “edificanti”. E’ presentato come un essere “indispensabile” e lui se ne “vanta” e “spocchiosamente” mette in “bella evidenza” le sue “prodezze”. Questa insopportabile melassa ci viene “ammannita” giornalmente da un anno. Chi ha senso critico e’ disgustato da questo “stupido” andazzo. Quando i media si innamora di qualcuno, e questo qualcuno e’ abbastanza “sbiadito” e “banale”, gli si attribuiscono tutte le qualità e tutte le intenzioni che si desiderano, arrivando ad incredibili e assurdi eccessi. Qualcosa del genere avviene con Mario Monti. Questo “professore” ha troppa “autostima” ed applica il metodo che “se vuoi che gli altri ti considerano importante, ti devi dare importanza’. Basta per diventare un “mito”? Assolutamente no. Durante il suo anno le tasse sono “drammaticamente” aumentate, le grandi riforme non sono state attuate (malgrado le raccomandazioni dell'Europa e la grande maggioranza in Parlamento) e la recessione e’ divenuta gravissima. L’Italia vive uno dei Natali piu’ poveri e tristi del dopoguerra. Gli italiani sono consapevoli che l’agonia del Paese continuerà, anzi, peggiorerà. Non si da la colpa di tutto questo a Monti ma si tenta di darla a Berlusconi, che pure ha lasciato l’Italia in una situazione assai migliore. E allora perche’ invocare la permanenza del professore al potere? Perché metta altre tasse? Per continuare che obbedisca all’Europa, alla Merkel e al mondo finanziario? Perché sprecare tante lodi per una persona che ha fatto in tutta la sua vita i propri interessi personali? Senza rischiare un centesimo di suo Mario Monti ha 11 milioni di euro di risparmi e 13 appartamenti ed incassa circa 30 mila euro al mese? E parla di “sobrietà” ed “equità”! Perché parlare di lui come fosse una persona in odore di santità? Monti non ha la ricetta per salvare l'Italia, ma fa finta di averla. Soprattutto non l’ha Bersani, con Vendola. Aspettiamo di riservare l’applauso a colui che riuscirà a sbrogliare la matassa, se mai si presenterà. Peccato che forse a sbrogliare la matassa non sarà qualcuno ma qualcosa: la “catastrofe economica” di tutta l'Europa.

La fine di un mito.

Su RaiNew24 con “sconcerto” ho assistito in diretta la fine politica di Silvio Berlusconi. Alla fine di un “mito”. Un grazie “immenso” per quello che hai fatto Silvio, ma il tuo tempo ormai e’ finito. Francamente ho fatto fatica a riconoscere in Berlusconi quella persona che appariva in Tv con una “maschera” inespressiva del volto e di quanto “confusamente” andava dicendo mentre era intervenuto alla presentazione dell’ennesimo libro di Bruno Vesta. Ero incredulo, possibile che quello era Berlusconi? Non ha piu’ una chiara linea politica, dice tutto e il contrario di tutto. Un giorno Monti e’ il nemico da abbattere e il giorno dopo e’ il “candidato dei moderati”. Nel giro di pochi giorni si e’ ritrovato “isolato” e “abbandonato” da molti dei suoi. La politica ha le sue regole ferree che, se non rispettate, distruggono anche i “miti”. Ne aveva ad iosa di motivi per non ricandidarsi ed intelligentemente aveva indicato Angelino Alfano segretario del Pdl accettato all’unanimità’ (meno tre voti) dai duemila ed oltre delegati del consiglio nazionale. Perche’ Berlusconi continua con le sceneggiate? Ora c’informa che e’ fidanzato! Quale peso politico può avere questa dichiarazione? Il ruolo che ora spetta a Berlusconi e’ quello di rimanere dietro alle quinte per aiutare Alfano e le molte altre valide persone che sono nel Pdl, come, ad esempio, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, a tessere la nuova tela per rilanciare il partito che deve essere il partito degli “onesti” dei “competenti” e di chi fa politica per essere al “servizio del cittadino” e non per farsi gli affari propri. Il Pdl ha fatto bene a far cadere Monti che, a suo dire, dall’orlo del precipizio in cui si trovava l’Italia nel novembre 2011, oggi, dopo un anno che ha governato, l’ha fatta “sprofondare” in un profondo “precipizio” e nessuno sa come venirne fuori. Berlusconi ha commesso “karakiri” indicando premier Mario Monti di una coalizione che va da Casini a Montezemolo e dal Pdl alla Lega Nord. Questo fa intendere che Silvio Berlusconi non ha piu’ le idee chiare e che e’ giunto il momento che si conceda il “giusto riposo” come anche lui si e’ augurato di poter godere. A torto o a ragione, e’ ormai inviso da moltissimi governanti di tutto il mondo e ha contro quasi tutti i media mondali e nazionali. Possibile che una persona di talento e d’intelligenza non comune Berlusconi non abbia capito che ormai e’ fuori da qualsiasi gioco politico e non può piu’ restare a capo del suo partito? Lo scrivo con grande dispiacere, non l’avrei mai voluto scrivere, lo faccio perche’ voglio bene sia a Berlusconi che al Partito. Anche i grandi uomini, prima o poi, se non si ritirano al momento giusto, “affondano miserabilmente” e la storia non li ricorderà come meritano di essere ricordati. Berlusconi ha ancora l’occasione per uscire a testa alta e dignitosamente dalla vita politica e tutti (compresi gli avversari politici) gli riconosceranno i suoi meriti che, nonostante tutto, sono moltissimi.