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mercoledì 29 novembre 2017

Le vere fake news? Le bufale rosse e a Cinque Stelle


Dalle bugie sullo spread sponsorizzate da Repubblica per far cadere il governo del Cav a quelle sulla macchina del fango su Fini

Si discute di fake news, termine con cui al tempo di internet si definiscono le vecchie «bufale», ovvero notizie false atte a modificare o alterare la realtà per ottenere vantaggi politici o economici, spesso screditando gli avversari.
Sinistra e grillini si accusano a vicenda di essere «fabbrica di fake news», e mi sembra come il ladro che dice al collega: ma che fai, rubi a casa mia?
Già, perché nella storia tutti i regimi, soprattutto quelli socialisti, hanno fatto loro il motto attribuito a Voltaire: «Mentite, mentite che qualche cosa resterà». Qualche esempio. È oggi accettato scientificamente che furono delle fake news sponsorizzate da La Repubblica le notizie che fecero cadere il governo Berlusconi nel 2011. Non è vero, infatti, che l'Italia era sull'orlo del default e che non c'erano i soldi in cassa per pagare gli stipendi pubblici; è risultata assolutamente infondata l'inchiesta giudiziaria-mediatica sulle notti di Arcore, tanto che Berlusconi è stato poi assolto in tutti i gradi di giudizio.
Anche noi, nel nostro piccolo, siamo stati vittime di fake news, quando fummo additati da molti colleghi come «macchina del fango» per aver incastrato Gianfranco Fini - allora utile idiota della sinistra per disarcionare il governo - con lo scandalo della casa di Montecarlo. Oggi sappiamo con certezza che peccammo sì, ma per difetto nel raccontare quei fatti assolutamente veri.
E che dire delle fake news grilline? Qualcuno pensa che davvero i parlamentari Cinquestelle non ritirino a fine mese il loro lauto stipendio, che, se coinvolti in fatti giudiziari, si dimettono perché «l'onestà prima di tutto», che da quelle parti «uno vale uno» e tutto viene deciso in modo trasparente dalla rete? Nessuna di queste affermazioni corrisponde a realtà, eppure c'è ancora chi crede, grazie a martellanti fake news, che il mondo di Grillo sia quello.
La sinistra ha sempre usato l'arma delle bufale per manipolare l'opinione pubblica e oggi teme solo di perdere l'esclusiva del metodo. Perché in questo, effettivamente, Grillo è un avversario molto temibile. È riuscito pure a fare credere di essere un modello di rettitudine morale e fiscale. Ed è questa la migliore battuta del suo vasto repertorio di comico. La migliore fake news, per rimanere in tema.

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