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mercoledì 14 marzo 2018

Il "pifferaio" Di Maio. Risultati lezioni 2018


Il “pifferaio” Luigi Di Maio.
Gli italiani corrono dietro ai “miraggi” e vogliono andare avanti ridendo e cantando, mano nella mano come i bambini. È la loro parte migliore o sono“rincoglioniti”?  Come ha sentenziato Alessando Di Battista del M5S.Forse e’ una questione genetica? Siamo una razza inferiore, un imbastardimento di latini, greci, arabi, negri, normanni, spagnoli, francesi, austriaci ecc e questo ha danneggiato il DNA degli antichi Romani dominatori per molti secoli. Gli italiani sono così perchè hanno un Q.I. inferiore alla norma. Sono ignoranti, retrogradi, ancora figli di una mentalità contadina, cattolica, leccaculo, paurosa, campanilista, ed inclini ad “abboccare” alle piu’ fantasiose promesse. Avvenne qualcosa di tragico ad Hamelin (in Germania nella Bassa Sassonia) attorno al 1300. Nella immagine dei bambini di Hamelin, che danzano persi dietro al “pifferaio”c’è  l’inseguire le “chimere” degli italiani: Il reddito di cittadinanza. Nel Sud Italia, il Movimento Cinque Stelle ha vinto in quasi tutti i collegi disponibili, il reddito di cittadinanza e’ la promessa che ha scaldato i cuori degli elettori. I Patronati sono assaltati da telefonate di disoccupati: "Dateci il modulo per chiedere il reddito di cittadinanza". Questo “miraggio” ha decretato il successo dei “Grillini” ma sara’ anche la causa della loro scomparsa dalla scena politica italiana quando si tocchera’ con mano che sara’ soltanto una “chimera”. E poi il programma grillino e’ un meccanismo perverso che porterebbe le persone ad “accontentarsi” del reddito di cittadinanza e a "fregarsene" di lavorare.

Forza Italia.
Condivido l’analisi di Vittorio Sgarbi: Le liste erano piene di gente inutile, vecchia e debole o sul piano del radicamento territoriale, o sul fronte della novità della candidatura. E così la faccia di Berlusconi è stata utile a salvare il culo a decine di parlamentari che non hanno fatto nulla di individuale".

L’Italia avra’ un governo?
L'Italia e’ polarizzata tra un centrodestra moderato guidato da Salvini e una“nuova sinistra” guidata dal Movimento 5 Stelle. E’ evidente che la “sinistra” ha cambiato pelle e ha vinto sotto la spinta della protesta populista. E’ molto verosimile un’alleanza fra 5 Stelle, Bonino, LeU e un Pd guidato da un nuovo segretario. Un governo cosi’ composto affosserebbe rapidamente l’Italia. Alle prossime elezioni (tra uno o due anni)  il Centrodestra fara’ “cappotto”.

Risultati elezioni politiche 2018 nella IV Circoscrizione Estera e specificatamente in Australia.
Alle elezioni del 2013, in tutte le 4 le ripartizioni estere, la percentuale dei votanti alla Camera e’ stata del 31,59% e al Senato del 32,07%.  Nellerecenti elezioni del 2018 per la Camera ha votato il 27,89% (-3,7%) e al Senato il 28,49% (-3,58%). In Australia la percentuale di chi ha votato e’ stata molto piu’ bassa per entrambi i rami del Parlamento. Nel 2013 ha votato per la Camera il 29,36%, nel 2018 soltanto il 23,80% con una diminuzione del 5,56%. Nel 2013 per il Senato ha votato il 28,77%, nel 2018 la percentuale dei votanti e’ stata del 24,20%, con un saldo negativo del 4,57%. Probabilmente le “famose” centrali di raccolta dei voti, che hanno funzionato benissimo nelle precedenti elezioni, sapevano di essere delle sorvegliate speciali e questa volta sono state molto prudenti e lo si capisce soprattutto dai seguenti dati. Nel 2013 Francesco Giacobbe, in tutta la IV ripartizione, ha ottento 6,978 di preferenze di cui 6,319 soltanto in Australia. Nel 2018, nell’intera ripartizione, le preferenze sono state 2,799 (-5,1790) di cui 2,447in Australia (-3,872). Marco Fedi nel 2013 ottenne 8,366 preferenze in tutta la circoscrizione e 7,250 in Australia. Nicola Care’ ha avuto 2,874 (-5,492) preferenze in tutta la circoscrizione di cui 2,194   (-5,056) in Australia. 
Piuttosto che scegliere due candidati che ci avrebbero rappresentati degnamente in Parlamento, e’ prevalso il “tifo” politico. Cosi' adesso riavremo al Senato Francesco Giacobbe che nei precedenti 5 anni non ha combinato un bel nulla pur facendo parte del partito al Governo. Figuriamoci ora che peso avrà essendo all'opposizione. Anche per Nicola Care’ si profila un periodo di “vacanza” e per giunta anche ben pagato. In molti anni Care’, da Segretario della Camera di Commercio di Sydney, non e’ riuscito a combinare alcunché, al Parlamento italiano l’unica cosa che sapra’ ben fare e’ di “incassare” mensilmente lo stipendio. Purtroppo bisogna ammettere che ha ragione Alessandro Di Battista.